mercoledì 7 luglio 2010

Calcio in copertina


Il corpo delle donne come specchietto per le allodole.
Appena arrivi in edicola sei bersagliato da immagini che usano il corpo delle donne come specchietto per le allodole. Quasi sempre a sproposito. Anche i campionati mondiali di calcio non sono sfuggiti a questa regola. Ad esempio, sulla copertina del settimanale Panorama, che ricorre ad immagini femminili “porno soft” come costante scelta editoriale, svetta l’attrice Maria Grazia Cucinotta, che indossa la maglia azzurra della squadra italiana. Solo quella. Il titolo: “Mondiali messi a nudo”. Come se il compratore di un settimanale di “attualità, politica, economia, cultura e società con news ed approfondimenti”, come dichiara di essere Panorama, fosse solo maschio e anzi un maschio che desidera in cuor suo comprare Playboy. Accanto, anche il settimanale americano d’attualità Time dedica al calcio la sua cover con un disegno forte, graficamente bruttino ma che richiama inequivocabilmente un calciatore, che ci è più facile immaginare mentre corre sul campo di calcio della signora Cucinotta. Due le domande che sorgono spontanee. I direttori e le redazioni dei magazine italiani che fanno queste scelte sono veramente convinti che gli acquirenti siano tutti maschi bavosi? E non pensano che ci sono anche molte donne interessate a temi di “attualità, politica, economia, cultura e società con news ed approfondimenti”,compresi i campionati di calcio, donne che possono infastidirsi da pezzi di corpo femminile buttati lì strumentalmente? E forse imbarazzate ad aggirarsi con un giornale sotto braccio con queste immagini in copertina? Non per falso senso del pudore o timidezza. Solo perché non si riconoscono in questi messaggi, e non vogliono

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