Non è un paese per donne "Il nostro paese sottolinea a parole il valore della famiglia, ma non fa granchè per sostenerlo effettivamente..."
martedì 23 ottobre 2012
Quanto lavora un docente italiano?
Pare strano, ma la maggioranza delle persone non del settore lo ignora. Molti sono infatti convinti che l'orario di lavoro del docente coincida con le ore passate in classe. Ma quello è l'orario di docenza, durante il quale l'insegnante si trova fisicamente dentro l'aula.
Poi c'è tutto il resto, ovvero il tempo necessario per preparare lezioni e materiali, correggere le verifiche e i compiti, stendere le relazioni per le classi seguite e piani particolareggiati per gli alunni disabili o in difficoltà. Un lavoro spesso immane di preparazione (ci sono docenti che hanno fino a 9 classi di 30 alunni) che il docente svolge di solito a casa, e con mezzi propri (computer, collegamento internet) non perché è un privilegiato, ma perché nelle scuole non esistono strutture dove possa farlo: al contrario dei colleghi di altri paesi, il docente italiano a scuola non ha un suo studio, e nemmeno una scrivania dove lavorare. Grasso che cola se ha un armadietto personale dove poter appoggiare libri e compiti corretti.
Ci sono poi i Collegi Docenti e i Consigli di Classe, cui il docente è tenuto a partecipare, e tutta una serie di attività collaterali (un'ora alla settimana di ricevimento genitori, corsi di formazione su vari argomenti) che sono obbligatorie. Contando che per ogni ora di lezione almeno una di preparazione a casa è necessaria, un rapido conto basta a capire che il docente italiano fa già 36 ore alla settimana: sommandoci quelle delle riunioni, si arriva tranquillamente alle 40 ore settimanali che sono lo standard nei contratti di lavoro per i dipendenti.
Altro mito tenacissimo è quello che gli insegnanti italiani avrebbero tre mesi di ferie. Anche qua tutto nasce della confusione fra orario di docenza e orario di servizio. Gli alunni finiscono infatti le lezioni ai primi di giugno e stanno a casa fino a metà settembre. I docenti no. Alle medie sono in servizio fino al 30 giugno, data in cui finiscono gli esami di terza, alle superiori vanno avanti almeno fino a metà luglio, perché ci sono gli esami di maturità. Tutti tornano in servizio il 1 settembre, perché cominciano le riunioni per preparare il nuovo anno, ma chi ha esami di riparazione alle superiori inizia ancora prima, a fine agosto.
I docenti italiani lavorano più o meno dei colleghi europei? Comparando gli orari e le vacanze, questa gran differenza non emerge. In Europa, in media, si fanno 18 ore di lezione frontale; i paesi in cui apparentemente se ne fanno di più, come la Germania, contano però ore di 45 minuti, non di 60, come noi; i giorni di vacanze sono gli stessi, anche se distribuiti diversamente nel corso dell'anno.
L'Espresso
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